Sugli occhi delle donne

Una moneta nella tasca della linea
grigia dove luce è bianca
e diventa maschera come una rete
tra le dita e le cime offuscate all’orizzonte,
un dipinto a olio bagnato dagli acquerelli
e dalle tempere che piovono bianche
come un lampo che fa slittare
il ghiaccio sotto i piedi delle auto delle notti
e dei loro figli, un filo di un urlo viola
tra le foglie che piovono
un istante,

ho schiuso la bocca
per accettare le parole dell’albero,
quell’istante, mi ha scelto
come il destino vagabondo
sotto le foglie d’oro
che si scelgono di mandarsi giù
tra l’autunno e l’inverno.

Si scelgono  per volare
giù, lungo le strade delle notti
e dei loro figli, un filo di silenzio d’alluminio
fitto tra i boschi di metalli e di lupanare mute,
angeliche, nascoste dove le dèe che di nascosto portano
giù, le stelle, e lo sbavato rossore sulle guance
dei freddi stemperati tramutati tramonti,

si scelgono per farsi cadere
giù, foglie d’oro e bianche,
angeliche, nascoste come dèe
d’acqua e d’aria, sfregiate dal fuoco
notturno delle candele che non hanno cera
non hanno fiamma né volto né viso,
solo occhi – mille e mille ancora –
che si aprono e si chiudono tutti insieme

– mille e mille ancora –
come passi dei tuoni, gambe di fulmini
la cui madre non è estate,
ma ha lo zucchero tra le ciglia nere
e folte

– mille e mille ancora –
zucchero sugli occhi delle donne.

#poesia

Giorgia Spurio (c)

Ascoltando: Elisa – Se piovesse il tuo nome

 

woman eye snow

From Pinterest

Il Cuore

D’acqua gli spiriti
che le rane delle nevi
portano sui loro scheletri e schiene…

Di pietra le gambe
su cui poggia il cuore
grande e viola
del bosco…

Di sole leggero
una luce che cieca
invia un raggio debole…

Tra le scapole delle dame di foglie,
tra le ossa gracili dei monti,
tra le spalle e le lentiggini
di un cielo timido
che schiude la sua piccola umida bocca
bianca, la luna, che si chiude opaca
sotto un velo di scuro rossetto…

D’aria le vesti dei bimbi
tra le radici del fiume
a raccogliere i pesci cantanti
delle emozioni, pulsanti
alle vene delle foreste,
corrono sopra le siepi
e sopra i dorsi dei figli della terra,
sul biancore delle cime
verso il collo delle montagne,
perle di ghiaccio,
con un canto lontano
come le ancelle delle comete
con la lingua tra i denti e il palato…

Le alci respirano lentamente
quando si fermano,
infine si inchinano,
dove il bosco parla
mille voci
-dai villaggi, dalle donne,
dai mariti, dai vedovi, dai soli,
dai piccoli martiri –
scorrono lungo le sue arterie
ponti di pietra e di silenzio…

Le alci infine si fermano
e si inchinano…

– Pulsa
Pulsa
Pulsa
il cuore alla Terra. –

#poesia

(c) Giorgia Spurio

Ascoltando: Ivan Torrent – Before I Leave This World

Art of Elicia Edijanto

Art of Elicia Edijanto

“Gli Occhi degli Orologi”, romanzo

Esce il mio nuovo romanzo, “Gli Occhi degli Orologi”, premiato al Salone del Libro di Torino dal Premio InediTO.

Ora pubblicato da Il Camaleonte Edizioni, è disponibile in #libreria e on line nei vari #store.

Scheda Libro su Pagina Premio InediTO

copertina

 

Trama:

“Anno 2048. Dopo Le Nuove Crociate contro il terrorismo e l’immigrazione, gli Orologi sono diventati il dio del Tempo, lo strumento di controllo dei Governi. Gli alberi cadono come polvere d’argento a causa della contaminazione dall’amianto e dalle scorie radioattive, il buco dell’ozono si è ingigantito sempre più, la terra è prosciugata. Per le strade non si vedono bambini ma emarginati, gli adolescenti si bucano, le persone sono diventate degli automi e chi si libera sparisce come i desaparecidos, il peccato di essere diventa punibile. In questo mondo post apocalittico Julienne non vuole arrendersi alla desolazione. Lotta contro se stessa per dimenticare la propria famiglia e soprattutto suo padre ridotto dalla Grande Guerra a un alieno, e rivuole la sua infanzia felice. Un pensiero su tutti la ossessiona: diventare madre tramite la clinica Le Monde, all’apparenza un motel per appuntamenti, dove incontra Frèd.

Tra flashback del passato e narrazione presente, il miraggio di una via di fuga rappresentata dalle «lucciole verdi» che lampeggiano all’orizzonte, il romanzo distopico di Giorgia Spurio regala momenti di commozione e pura poesia, attraverso una scrittura evocativa e potente.”

Aperitivo Letterario con “I Bambini Ciliegio”

Venerdì 26 ottobre alle ore 18, presso il Bar Coop del Centro Commerciale Città delle Stelle,

in attesa dell’imminente pubblicazione del nuovo romanzo vincitore al Premio InediTO – Colline di Torino 2017 premiato al Salone Internazionale del Libro ,

l’autrice ascolana Giorgia Spurio sarà presente con il libro di narrativa per bambini e ragazzi “I Bambini Ciliegio ed altre storie”, edito da Macabor Editore.

Seguirà firma copie in collaborazione con la Libreria Mondadori di Città delle Stelle e un aperitivo offerto dalla Zona soci di Coop Alleanza 3.0.

Il libro di Giorgia Spurio raccoglie 5 fiabe per piccoli e grandi lettori, dove si affrontano i temi dell’amicizia, della diversità, del pregiudizio, del coraggio, del bullismo, dell’emarginazione, dell’amore.
Con il tocco magico delle sue parole e le illustrazioni di Federica Orsetti il libro si presenta come una scoperta non solo per i bambini.

coop

Una piccola Venere

Scappa via, una piccola Venere
con i piedi curvati
e le ginocchia ferite.

A volte ruba una voce dalla pelle
per la cieca parola del cielo.

Dalla pelle
delle tartarughe…
come un ratto le tortura
senza dir nulla,
scuote i riccioli
luminosi come il sole bianco,
come il sangue delle api.

Scappa via la piccola Venere
e dà pugni sulla pietra
e fa vedere i denti al vento
– nonostante l’amicizia – .

E corre via
senza nastri né lustrini
senza chiamar la luna
senza né stelle né domande
nessun perché.

Una piccola Venere
sulla cima – dove le zolle
fanno spazio alla terra,
dove le altalene si sporgono,
ossa di ferro e scapole arrugginite –.

Non piange la piccola Venere,
non annuisce, non mi guarda,
agli occhi mi ruba il colore
stretto al pugno di un minuto,
conta sottovoce gli istanti

e poi scappa via,
lontano dal silenzio rumoroso
delle famiglie, via dal sudore dei muri,
via dal miagolio delle tegole,

via, lasciando dietro di sé
la sua piccola ombra
tra le scapole di ferro.

Giorgia Spurio (cc)

#poesia

Ascoltando Josef Salvat – Diamonds (cover)

piccola venere

Picture: Art of Beatriz Martin Vidal

I sussurri nell’aria

Come l’aria ha la forma di un gatto
saltella tra le foglie del sole,
tra l’oro delle strade…
Corre anche l’ombra dei bambini
e si fatica a inseguirla,
a tenere il passo con il ticchettio degli orologi.

Come il profumo nascosto della pioggia
tra le mani della terra e il naso del cielo,
tra la sabbia e il suo sorriso amaro
e il mare tra lo sguardo dei suoi occhi chiusi.

Come il guscio dell’uovo del silenzio
lungo i passi che ha il mondo
lungo il torrente degli incontri
dove il bosco apre le palpebre alla lince
tra le fronde e le rocce,
dove la foresta sposta ai cespugli i capelli
lì, lungo i sentieri nascosti della volpe rossa
che porta con sé il sussurro di un’amicizia,
il segreto suo e del suo bambino
che senza nome arrivò al deserto
dei ronzii d’argento.

Lì, dove l’acquerello si fonde al chiaroscuro
in un disegno che si posa leggero
come la carta tra le mani degli alberi
che lasciano andare i loro foulard tra le chiome,
dove il passaggio non ha nessun respiro
se non il gracchiare di una rana
al battito di un cuore
c’è il ricordo, la memoria dell’acqua
al passaggio del lupo
che accolse il bimbo sulla sua schiena.

Giorgia Spurio (cc)

#poesia

Ascoltando Mother Earth – BrunuhVille

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Picture: Art of Elicia Edijanto

Il Cielo parla

Come un panno stellato
– una benda che la madre
strappa, stoffa, per una sbucciatura
sul ginocchio della sua bimba – .

Ha odore di occhi il cielo,
il tempo non è che un cerchio
che noi scegliamo togliendo le idee
da una bottiglia caduta dall’Iperuranio.

A volte, i cavalli dei carri alati, li puoi sentire,
sono i nitriti dell’anima
che racchiude le gambe scheletriche sperando
in un nuovo volo, verso un sole
che accoglie come un genitore
il proprio feto, nel suo guscio,
nel suo utero di nuvola,
forse di etere, o probabilmente è solo aria,
ma c’è l’odore degli occhi,
sì, è sicuro, il profumo delle palpebre morbide
che chiudono i neonati.

Come il fuoco che divampa nel petto,
un sogno o forse un ricordo,
un riemergere cauto delle paure,
dei terrori e poi degli amori.

Ha la pelle sottile,
un rigonfiamento del grembo,
un’ombra che traspare
come uno spirito, il suono cupo
di un battito, di un cuore,
come l’inchiostro che spazia
sullo specchio, sul vetro,
sulla lavagna delle delusioni,

eppure, dalla culla
alle braccia, con la bambina
che gioca con i capelli,
la madre non può provare
che sollievo, la lacrima
che è inizio ed è fine.

Giorgia Spurio (cc)

#poesia

Ascoltando “On the Nature of Daylight” – Max Richter

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Art of Elicia Edijanto

La magia della fiaba, estratto da “I Bambini Ciliegio e altre storie”, storia “Il coltivatore di nuvole”

i bambini ciliegio card

Qualcosa di particolare succede quando si legge una storia che ha qualcosa di magico nel rievocare i profumi e i sapori dell’infanzia.
La magia di parole che sembra di poter odorare nell’aria come il profumo di pane o di biscotti dal forno dei nonni.
Questa è la magia della fiaba.

#iBambiniCiliegio #libro
#storie #fiabe
#iBambiniCiliegioEaltreStorie
#letturedestate
#piccoliegrandilettori

*ordinabile in #libreria e nei vari #store on line come il sito della casa editrice Macabor Editore  o come IBS.it  o Amazon.it

 

“Orfani”, poesia dal libro “L’orecchio delle dèe”

Dal libro “L’orecchio delle dèe” – Il silenzio degli eredi
Macabor Editore

ORFANI

– Fluttuo, le mani tue
d’argento, madre
che quasi la luna
ti può decapitare,
chiederti se per caso sei ladra,
rapinatrice di raggi, i suoi
dolci e spietati,

e muovo queste mani, queste braccia
esili e ti cerco,
nel liquido acido amniotico salato
marino
melma d’acqua

e mi schiaffeggiano le burrasche.

E immobile nel blu
fagocitato, la lampreda
degli stordimenti mi chiude
nel suo morbido scheletro,
tra nervi e vene e
rumore di branchie, non le sue,
ma del mare, tutto,

e lì immobile, fluttuo. –

(c) Giorgia Spurio

#Mediterraneo #Bambini #migranti #naufragi #poesia

Libro “L’orecchio delle dèe” – Store Macabor Editore

Orfani - l'orecchio delle dèe

orfani