Presentazione libro PURPLE CIRCUS a San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto, 24 marzo tanta pioggia, proprio all’ora della presentazione. Eppure, nella meravigliosa cornice del Palazzo Bice Piacentini, c’erano le persone pronte ad ascoltarmi, pronte a conoscere il mio libro PURPLE CIRCUS ed io le ringrazio una per una.Ringrazio tantissimo il sostegno di Annalea Vallesi editore della Polissena Fiabe e Poesie , che ha creduto nel mio libro e che oggi mi ha regalato le sue belle parole. Ringrazio Daniela Giardini , attrice, per la sua intensità, che dà voce ai miei scritti e riesce a far vibrare le emozioni. Ringrazio Alessandra De Angelis per come mi ha presentato, per le sue osservazioni minuziose, per il suo sguardo attento, per le sue domande precise e profonde. Ringrazio Mimmo Minuto che con “I luoghi della scrittura” mi ha dato la possibilità di presentare il libro al pubblico di San Benedetto. Grazie mille.

PS: ci sono copie disponibili del libro PURPLE CIRCUS alla libreria Libri ed Eventi di San Benedetto del Tronto.

L’ETÀ FRAGILE: la mia recensione

Il romanzo L’ETÀ FRAGILE di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi, racconta alcune fasi della nostra età, tappe della nostra vita, tra giustizie e ingiustizie, tra ricordi belli e cicatrici. C’è un silenzio che si porta dietro la montagna, una voce fatta di eco e di voci che rivivono tra le rocce del Dente del Lupo nella Maiella. C’è lo stesso silenzio nel rapporto tra genitori e figli quando i figli crescono. Lucia ragazza aveva lo stesso silenzio con i suoi, Doralice l’amica vive ancora nel suo silenzio anche se più caparbio e tenace. E Amanda è la figlia cresciuta che sceglie anche lei il silenzio con sua madre Lucia che sembra aver dimenticato la sua giovinezza, un’età così fragile segnata da un fatto scioccante che scosse l’intero paese, quel paese piccolo dove tutti si conoscono, dove si vive di pastorizia, di profumo dei boschi e di qualche bevuta assieme attendendo la festa d’estate. È l’Abruzzo con i suoi aspetti contrastanti tipici della cultura contadina: la saggezza, l’orgoglio, il riserbo, la pazienza e il furore. È la terra dei pastori con i fucili e dei pastori che scrivono poesie. E Amanda? Lei sta cercando la sua strada dopo il lockdown forzato della pandemia. Amanda e Lucia, figlia e madre, si incontreranno di nuovo tra sguardi schivi? Forse la sua strada si incrocerà con quella di una giovane madre che si è sempre sentita in colpa per la sua assenza, come una promessa non mantenuta. Lucia si è sentita per anni a metà, incompleta: una giovane sposa che “ha esaurito il coraggio, i sogni”. Si può ancora credere in qualcosa e combattere per questo? A volte è la stessa natura che senza grida, senza eclatanti eventi, ci raggiunge con i suoi messaggi simbolici. Arriva potente per poter rinascere da sotto le macerie dell’umanità, della sua corruzione morale e non solo. Questo libro parla inoltre degli emarginati, delle vittime del pregiudizio, dello scandalo che sporca come il fango le cui macchie sono indelebili. Parla dei diversi che scelgono il bosco, che rifiutano la vita urbana, la vita umana, prendendosi anche delle colpe non proprie, a causa della propria diversità. E si parla della paura, quella che non ti aspetti, quella che arriva all’improvviso nel posto che chiami casa, arriva ed è un “mostro con il viso d’ angelo”. Dove veramente possiamo essere al sicuro? Quanto male possiamo farci perché ci sentiamo in colpa per essere stati definiti dei sopravvissuti? Quanto male potremmo incutere a noi stessi torturando la nostra coscienza perché potevamo comportarci in maniera diversa? Se non ci fosse stato il terrore, se non ci fosse stato il panico. È una colpa sentirsi in colpa? È una colpa fuggire? È una colpa avere paura? È una colpa allontanarsi udendo le urla? È una colpa se scappiamo dalla morte e ci aggrappiamo alla vita? È possibile rinascere? L’ETÀ FRAGILE ha il linguaggio scorrevole e fluido dell’autrice Di Pietrantonio, lascia i suoi interrogativi e la storia per la sua intensità travolge il lettore.

Giorgia Spurio

Presentazione libro PURPLE CIRCUS a Porto Recanati

Un’emozione grandissima.Porto Recanati è diventata da un anno e mezzo un po’ una seconda casa.Ho trovato qui non il semplice luogo dove lavoro e dove faccio scuola, ma ho incontrato una comunità.Ringrazio tantissimo i colleghi e le colleghe presenti oggi.Ma soprattutto ringrazio le mie studentesse e i miei studenti che erano presenti e attenti. Ringrazio le loro famiglie per chi ha potuto accompagnarli. Ho due classi speciali e poi… Chi altro lo trova un fan club così?! Ringrazio tantissimo la libreria Pensieri Belli e la dolcezza delle libraie sempre disponibili e sorridenti, Margherita Fratello e Francesca Di Filippo. Ringrazio veramente con affetto le due donne stupende che mi hanno presentato Arianna Fioretti e Daniela Giardini , la prima ha moderato l’incontro con le sue competenze sul cinema e i libri, la seconda ha recitato meravigliosamente le mie poesie. Il mio libro PURPLE CIRCUS, edito da Polissena Fiabe e Poesie, ringrazia.

Presentazione del libro PURPLE CIRCUS

17 dicembre 2023

Una serata stupenda per presentare il mio nuovo libro di poesie PURPLE CIRCUS presso la libreria Prosperi di Ascoli Piceno.

Ringrazio le tre donne meravigliose che mi hanno accompagnato e sostenuto: l’editore Annalea Vallesi con la sua casa editrice Polissena Fiabe e Poesie, la giornalista Giuditta Castelli e l’attrice Daniela Giardini.

È stata una serata emozionante.

Ringrazio tutti i presenti (tra cui qualche mio ex-studente ed è sempre un grande orgoglio).

Ringrazio l’intervento di Donatella Ferretti, Assessore alla Pubblica Istruzione, e del professor Antonio D’Isidoro.

E ringrazio la libreria Prosperi per averci ospitato.

I video della serata > https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=24487713027510066&id=100000941251485

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E sul mio profilo instagram @giorgia_spurio_

PURPLE CIRCUS

È uscito il mio nuovo libro di poesie.

È un progetto per me molto importante, in particolare per le tematiche che affronto.

Ringrazio tantissimo la casa editrice Polissena Fiabe e Poesie che ci ha creduto e mi ha dato fiducia.

Inoltre ringrazio la giornalista e critica letteraria Giuditta Castelli per la sua prefazione:

<<Il pensiero che si fa Parola, non solo per mostrare, ma anche per denunciare e ribellarsi a una realtà che non si può accettare e che va cambiata: è questo il tratto distintivo della nuova opera poetica “Purple Circus” di Giorgia Spurio. >> 

Il libro PURPLE CIRCUS è disponibile in libreria e store online.

Amazon.it https://amzn.eu/d/j2a8W9P

IBS.it 

https://www.ibs.it/purple-circus-libro-giorgia-spurio/e/9788894733792

Salone del Libro di Torino – presentazione del romanzo GLI OCCHI DEGLI OROLOGI

Finalmente ecco le attese foto del Salone. Il 12 maggio ero a Torino al Salone Internazionale del Libro per presentare il mio ultimo romanzo GLI OCCHI DEGLI OROLOGI (Il Camaleonte Edizioni). Grazie al Premio InediTO, con cui il romanzo è risultato vincitore nel 2017, è avvenuta la pubblicazione a novembre del 2018 e dopo la presentazione alla fiera dell’editoria di Roma Più Libri Più Liberi sono tornata al Salone di Torino. Il Salone è magico, il Salone non è solo “un contenitore di libri”, il Salone è L’INCONTRO di autori, editori, lettori, librai, è l’incontro di culture e di pensieri, di parole e di emozioni. Come lettori passiamo per gli stand alla ricerca del libro che ci travolgerà completamente, facciamo la fila per le sale e ci emozioniamo al solo semplice sguardo del proprio scrittore preferito per il quale si farà interminabili code per una dedica e un autografo. Come autori l’adrenalina scorre senza controllo nel sangue perchè “cavoli” ma si è a Torino al Salone per parlare del “mio libro” e “cavoli, ma tutta questa gente è qui per il mio romanzo?”. Per un autore emergente il sentimento che prevale è l’incredulità mentre si vaga per il salone come Pinocchio nel Paese dei Balocchi, solo con l’attenzione che nel Paese dei Libri tutti i Pinocchio si trasformeranno in Bambini Veri grazie alla forza della parola scritta, ascoltata, annusata tra le pagine, toccata con i polpastrelli. Inevitabile è quindi il ringraziamento a chi ha la passione di custodire le Parole dei libri come reliquie sacre, alla passione di chi legge, di chi scrive, di chi pubblica e di chi vende libri. Forse Scrivere diventa un potere e Leggere la vera rivoluzione.

Romanzo GLI OCCHI DEGLI OROLOGI, cap.III

L’Amore tra due sorelle, anche se bambine, può affrontare qualsiasi ostacolo?
https://www.premioinedito.it/vincitori/giorgia-spurio/opere

“Mi tocco il grembo, per istinto. Cosa si prova a diventare madre? L’esistenza che ruota attorno a un’altra creatura.
Mia madre si dedicava completamente a noi due, a mia sorella e a me. Questo perlomeno prima che papà tornasse dalla Guerra. Dopodiché ogni cura era per lui.

Mamma ci ritagliava delle maschere di carta.
Io adoravo quella del coniglio. Era come il peluche.
Aveva lunghe orecchie che si curvavano e sussultavano appena scuotevo un poco la testa.
La indossavo e ridevo andando ad abbracciare la mia sorellina.
Le nostre lunghe orecchie di cartoncino si toccavano.
Le prendevo le mani e ballavamo in tondo.
Lei rideva. Allora le stringevo più forte le dita per non perderla, e andavo più veloce, finché i colori delle nuvole e delle foglie non si mischiavano in un vortice, e si sentiva crescere la vertigine nella pancia.”

Gli Occhi degli Orologi, cap.III “Il ballo dei conigli”

Gli Occhi degli Orologi – Premio InediTO

Amazon – GLI OCCHI DEGLI OROLOGI

ibs.it – GLI OCCHI DEGLI OROLOGI

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Capitolo XV – estratto dal romanzo “Gli Occhi degli Orologi”

occhi - card - incontro

Corro.

«Aspetti» urlo. «Scusi».

Si volta.

Le gambe indolenzite si piegano.

Sento salire il singhiozzo, quello che mi percuote come l’ansia.

«Posso esserle utile?» mi chiede.

«Io…» balbetto.

Sento il sudore gelarsi sui palmi delle mani.

Lo scricchiolio delle ossa nell’aria è quasi percettibile.

«Le chiedo scusa», inizio a parlare, guardando in basso. «Lei mi crederà pazza» dichiaro, attorcigliando le dita lungo le ciocche dei capelli, «ma ho bisogno di sapere il suo nome».

Sento il suo sguardo sulle guance. Il calore sul viso lotta con il vento freddo dell’inverno vicino.

Trovo il coraggio di alzare gli occhi. Incontro i suoi, che accolgono tutte le sfumature di un autunno dimenticato, sfuggito.

Li sgrana. Scoppia a ridere. Alza la mano e si presenta. «Frédéric».

Tentenno e gli rispondo al sorriso: «Julienne».

«Ora che sai il mio nome, cosa è cambiato?»

Arrossisco. Mi parla dandomi del tu.

«Almeno adesso so che tornando a casa non dovrò pentirmi di non averti mai chiesto il nome».

Noto un lieve rossore in cima ai suoi zigomi.

Il cielo porta su di sé il buio e il suono delle polveri che volteggiano.

«Posso offrirti un caffè o un tè?»

Ha la voce calda e sicura. È dolce e ammaliante.

«Volentieri».

Scosto gli occhi, a momenti mi sembra di non riuscire a tenere il suo sguardo. Intenso, capace forse di leggermi dentro.

«Perché mi hai inseguito?» mi domanda, mentre ci incamminiamo.

Sbalordita, fisso un punto lontano del viale.

«Mi ha colpito il tuo sorriso. Non potevo non conoscere una persona con il tuo sorriso. È difficile incontrare uomini che sappiano sorridere, soprattutto che lo facciano in una maniera spontanea e gentile». Parlo buttando fuori tutti i pensieri insieme, senza interruzioni.

«Tu mi hai aiutato sulle scale, e lo hai fatto sorridendo. Dopodiché la tua voce mi ha incantata».

Mi blocco e cerco di non guardarlo.

«Che cosa ha la mia voce?». Il suo tono è incuriosito.

«È…», mi viene da pensare a un semplice aggettivo, «paterna», ma cambio e opto per un’altra parola. «Dà sicurezza. È protettiva».

«Mai nessuno me lo aveva fatto notare» risponde ridendo. «Ti ringrazio».

«Senti freddo?» mi domanda.

Un calore misto a timidezza mi riempie le arterie sostituendosi al sangue.

«Un po’» rispondo.

Allora solleva un braccio, con il quale mi circonda poggiandolo sulle mie spalle. Avverto così un calore che si propaga lungo tutta la mia schiena. Il sangue si riempie di adrenalina.

 

Premio Inedito – scheda libro GLI OCCHI DEGLI OROLOGI

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Sotto i piedi, in bilico tra il mare e il fuoco

Ruvido e calpestato sospetto
– vibrato e accennato –
sotto i piedi di un colore che non c’è
come unghie di cenere sulle rughe di un neonato.

Mi manca la tua essenza
– fiaba che silenziosa
appariva come spettrale
principessa degli abissi dei corridoi
e degli armadi semichiusi –.

Mi manchi
– regina del mare che si scuote
dentro, tra le ossa delle nuvole
e la loro inconsistente folle
sostanza di abbandono –.

Mi manca la tua presenza bianca
– di neve come un elmo
regalato dal promesso Cielo
alla guerriera Terra,
abbraccio di fratelli e amanti
baci illegittimi di un lontano
epico momento, un tempo fermo
che corre al punto di una cometa scomparsa –.

Eppure è il tuo pensiero,
velato come un bimbo che tende
a Te le braccia, gli occhi
di una tigre bianca, ossessione,
come un viola scarlatto
di un papavero sulle rive
di un oceano che sfocia
sui monti dei ghiacciai perenni,
lì dove impavido sfida il vento,
suo figlio,
un piccolo bucaneve.

#poesia

Giorgia Spurio (c)

Ascoltando “Ivan Torrent – The Power of Will (feat. Gaby Koss)”

mei yee lam - winter in provence flower in snow

Art of Mei Yee Lam: “Winter in Provence, Flower in Snow”